Iniziativa di Paolo Giardullo, autore del saggio sulla città del Piovego e titolare dell’insegnamento di Sociologia dell’ambiente e del territorio nell’Ateneo patavino
E’ uscito in formato elettronico (e gratuito) e cartaceo il primo volume della trilogia ‘fiumi e città’, relativo ai corsi d’acqua che sfociano nell’Alto Adriatico, praticamente quelli della pianura padana. 22 città analizzate da altrettanti gruppi di ricerca, però di diversa provenienza disciplinare. Quasi tutti si sono riferiti alle tre chiavi di lettura: formazioni sociali, giochi di potere, progetti di riqualificazione. Una analisi sinottica verrà proposta nel II° volume, già in cantiere, che raccogliere fiumi e città di Liguria, Sardegna e centro Italia, non tutti ma una parte consistente di questi.
Gent.mi sottoscrittori, come già annunciato, con l’assemblea del 21 maggio 2021, riconosciuto il raggiungimento degli obiettivi su cui si era fondata, la Rete del Manifesto per il Po ha considerato conclusa l’esperienza associativa sviluppata. Ha deciso al contempo di trasmettere all’Autorità di Bacino che è stata il partner istituzionale della nostra iniziativa e a tutti i sottoscrittori del Manifesto l’elenco degli aderenti e di mantenere a disposizione dei soggetti interessati, il patrimonio di materiali e relazioni costruite nel tempo (2017-2021). Ciò affinché le finalità del Manifesto possano essere portate ulteriormente avanti in altre e più incisive forme. In tale ottica i contenuti del sito www.manifestoperilpo.it , che manterrà la visibilità fino a marzo 2022, verranno trasferiti nel sito di archiviazione https://manifestoperilpo1.wordpress.com/ liberamente accessibile a tempo indeterminato. Con questa comunicazione concludendosi anche il nostro mandato di rappresentanti della rete del Manifesto per il Po, vi ringraziamo della fiducia che ci avete accordato e per quanto abbiamo costruito insieme.
Italian Water Diaspora, un gruppo di studiosi interessati alle questioni socio-idriche, organizza assieme a Oses (Observatory on sustainability, equality and social justice dell’Università di Padova), il suo primo seminario di studio. Link al progetto di rinaturazione del Po
Qui la registrazione del seminario. E’ su Facebook; non tutti ce l’hanno ma è facilmente accessibile
“La terra in Italia centrale si sta spaccando, bisogna vivere in campagna per vederlo ( non è un caso che quella fascia di territorio è classificata come siccità estrema). C’è un abbinamento di siccità, che va avanti da oltre tre mesi, e presenza frequente di venti caldi che soffiano molto spesso portando ad un peggioramento del seccume che si riscontra al suolo e nell’apparato vegetale di piante ed arbusti. Iniziano a soffrire addirittura le piante grasse. I pozzi hanno ancora acqua accumulata nel periodo invernale ma ti vengono mille scrupoli ad utilizzare l’acqua bene sempre più prezioso e vitale per dare un po’ di respiro agli alberi” post di Paolo Piacentini su Facebook.
La fonte originaria è questa https://drought.climateservices.it/