Abnormal Exchanges. The nested markets for rural fragile areas 

XII convegno sulle aree fragili, Rovigo 
Palazzo Celio, Provincia di Rovigo, Via Ricchieri 10

2 – 3 marzo 2018 

La serie di convegni sulle aree fragili che ormai si prolunga dal 2006 ha avuto come fattore fondante la ricerca di ‘risorse’ specifiche per irrobustire o risollevare territori toccati da diverse forme di depauperamento. In primis quello umano dovuto all’emigrazione che con diverse ondate affligge da oltre un secolo quasi tutte le aree rurali italiane. In secondo luogo vi sono le risorse materiali. In tal senso, si è parlato nei convegni precedenti di smart waters, di energia locale, di biodiversità. Nel depauperamento si sono considerate anche risorse immateriali come la conoscenza, l’expertise e l’arte (convegno 2017). 

L’assunto che è tali risorse debbano o essere riscoperte in loco (sviluppo endogeno) o importate attraverso una poderosa azione di marketing territoriale, che arriva a coinvolgere anche gli immigrati dai paesi poveri. Si tratta in altre parole di ‘resource and place based development’. I luoghi diventano il perno di tutto il movimento per lo sviluppo umano, inteso come valorizzazione della comunità locale. Questo approccio resource and place based è complementare a quello centrato sulle ‘relazioni’ (vedasi questa dicotomia nella letteratura in campo organizzativo: Bonazzi 2003). 

Non basta infatti avere ottime risorse e facoltà in loco se poi queste sono sconosciute, svendute o delegittimate. Alla base della loro capacità di produrre sviluppo integrale serve un’opera di riconoscimento esterno, su una scala più ampia, con territori anche lontani. La teoria della dipendenza ha formalizzato questo aspetto da lungo tempo, anche se in chiave negativa, come denuncia della espropriazione delle risorse della periferia da parte di centri. Il modello centro-periferia è un esempio di coniugazione di elementi relazionali e spaziali. Esso può essere un ottimo punto di partenza per impostare il nuovo convegno sulle aree fragili, immaginando un sistematico e indebito prelievo di risorse da parte di aree forti rispetto a quelle deboli.

Keynote speaker del convegno: Jan Douwe van der Ploeg

Gruppo di riferimento (sostituisce il comitato scientifico, dà indicazioni sui casi esemplari, valuta gli abstract di chi propone una presentazione)

Filippo Barbera, Fabio Berti, Gabriele Blasutig, Giovanni Bridi, Nunzia Borrelli, Emanuela Bozzini, Francesco Caruso, Carlo Colloca, Alessandra Corrado, Francesco Di Iacovo, Fiammetta Fanizza, Maria Fonte, Francesca Forno, Giampiero Girardi, Natalia Magnani, Giovanni Paganuzzi, Piero Magri, Paolo Pastore, Domenico Perrotta, Davide Pettenella, Pierluigi Milone, Andrea Povellato, Benedetto Rocchi, Devi Sacchetto, Ivano Scotti, Simone Sillani, Francesco Silvestri, Pierluigi Stopelli, Francesco Vanni, Flaminia Ventura, Moreno Zago.

Gruppo organizzatore

Chiara Zanetti, Giorgio Osti, Luca Martinelli, Sara Morelli, Daniela Luisi, Giovanni Carrosio

Partner istituzionali

Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali-Università di Trieste, Fondazione Finanza Etica-BPE, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali, Università di Padova, Cooperativa Sociale Porto Alegre-Rovigo.

Lista in ordine alfabetico per autore/i dell’abstract

Per una quantificazione dell’impatto sociale delle monete localiFederico Bartolomucci
Castel del Giudice nel Molise: tra partecipazione e mercatoAngelo Belliggiano, Stefano De Rubertis, Marilena Labianca
Monete locali B2B: BexB e welcomshopFilippo Beltrametti
Progetto “+++ Più Segni Positivi” e “Il Sentiero nel campo”Massi Bevilacqua
Which Kind of relationships among nested market e small farms: Reflections from a Sub-Saharan Africa ExperienceNunzia Borelli, Maura Benegiamo, Chiara
Caterina Razzano
Borghi turistici come nested market? Una lettura comparativa tra Italia e ArgentinaEmilio Chiodo, Rita Salvatore
Da “Sud a Nord”: innovazione sociale e pratiche di accoglienza in aree fragiliCarlo Colloca, Fiammetta Fanizza
Creazione di una rete di negozi di vicinato e di punti snodo comunitari, tecnologici e multifunzione, al servizio delle Valli Trompia e SabbiaProgetto Attivareee Valliresilienti Giulia Corsini
La megalopoli Roma da una marginalità e fragilità di frontiera ad una marginalità e fragilità centraleFrancesca Cubeddu
Feritoie: passaggi feritiAntonella De Nisco, Elena Iori
Il lavoro nelle economie diverseAntonia De Vita, Federica de Cordova
Corporate social responsibility orientated strategy of a swiss mountain dairy farm and its cheese dairyBruno Durgiai
Tra circuiti informali e strategie formali: quali opportunità di valorizzazione territoriale per la filiera ovicaprina sardaDomenica Farinella
Rimaflow, dalla fabbrica al commercio e ritornoLuca Federici
Monete locali B2B: il VenetexFrancesco Fiore
RASTA_proposta di Riprogrammazione degli Ambiti Sociali dei Territori AgricoliSergio Fortini
Coltivazioni place specific, identità e pratiche locali nell’Alta Valle del SagittarioMichele Francescon, Anna Rizzo
Il mercato dei vignaioli indipendenti del Friuli Venezia Giulia e il “pane del patto”Alessandro Franco, Bruna Fabiani
Sfide e opportunità dell’accoglienza in un contesto montano marginale: il caso della Cooperativa Sociale CadoreCadore Giulia Galera; Monica Argenta
Agricoltura sociale: contesto istituzionale di scambi anomali e relazioni sociali innovative. Potenzialità e limiti nella provincia di Pesaro UrbinoAngela Genova, Elena Viganò
Lo sviluppo associativo per la promozione del formaggio Toma di Lanzo, prodotto di montagna nell’area SNAI della Città metropolitana di TorinoDino Genovese, Luca Battaglin
Aree fragili e “nested markets”: il mercato biologico di una comunità in ValchiusellaMonica Gilli
Comunita’ di resistenza contadina ͞jerome laronz-Contadin* in PiazzaBernardo Giorgi
L’uso di un social network per lo scambio di prodotti agroalimentari locali tra le aree periurbane e urbane di RomaSabrina Giuca, Simonetta De Leo
Coop. di Comunità che organizza piccole attività con basa remunerazione economica in contesto rurale remoto ma ricco di risorse agro-ambientaliGiada Giuliani
Terre pubbliche e giovani agricoltori nell’area suburbana di RomaStefano Grando, Luca Colombo
Strategie di rafforzamento di una filiera fragile: le produzioni ittiche in ambienti diversi del litorale toscanoGiovanni M. Guarneri, Ilaria Rossetti, Lucia Tudini
L’Agrivillage di Villa Quaglina e la scas Maramao: un’economia buona che recupera i territori, crea accoglienza e promuove lavoroSamuele Gullino
Lavoratori migranti, la costruzione di mercati agro-alimentari nidificati e processi di sviluppo locale sostenibile in aree rurali fragili: l’esperienza di SOS Rosarno e della cooperativa Mani e TerraGiulio Iocco, Lamine Niang, Giuseppe Pugliese e Nino Quaranta
Community-based Social Farming towards social and economic development of fragile rural areasWioletta Knapik
Contadinazioni: autoproduzioni contro ogni sfruttamentoMartina Lo Cascio
Una produzione di qualità in Sicilia occidentale: le olive da tavola Nocellara del BelìceMartina Lo Cascio
Il cicloturismo come potenziale strumento di sviluppo endogeno delle aree fragili. Il caso del “Brevetto ciclistico del Monte Grappa”Davide Longhitano
La montagna del latte: coesione comunitaria, integrazione di mercato e politiche pubbliche in un progetto bandiera della snaiGiampiero Lupatelli
The environmental and social benefits associated to nested markets: the case of organic bergamot in CalabriaFrancesco Mantino, Francesco Vanni
Paysage a Manger. La rigenerazione dell’area fragile di Grassoney attraverso il recupero delle colture WalseClaudio Marciano
STACCO – Servizio di Trasporto e Accompagnamento di persone con ridotta mobilitàNevio Meneguz
Nested markets: aspetti teorici e applicativiPierluigi Milone, Flaminia Ventura
Il progetto Sprar “Agape”: un patto fra enti locali e rifugiati per la messa in sicurezza del territorio dell’astigianoAlberto Mossino
Camilla – Un emporio di comunità a BolognaGiovanni Notarangelo
OrtidiMassimilianoSimone Pasquazzo, Dario Parisini
Neorurali e filiere agroalimentari locali in un territorio di montagna: il caso delle Cevennes (Francia).Giacomo Pettenati
La costruzione di mercati nidificati e la sostenibilità dell’accoglienza: il caso Eurocoop e Jungi Mundu (Unisci il Mondo) a CaminiVeronica Pileggi, Rosario Zurzolo
Il pane della vita!Nino Quaranta, Mario Coscarello
La mobilità nelle aree fragili. Il caso dell’Appennino Bolognese.Tommaso Rimondi
La Casa delle Agriculture di Castiglione d’OtrantoAngelo Salento, Michele Dell’Abate, Mattia Marangio
Nested markets and rural development: the case of agritourismin Venda Nova do Imigrante –BrazilNatália Salvate
Identificare e valutare l’innovazione sociale nelle aree rurali fragili: una proposta applicata ed alcuni casi studio italianiLaura Secco, Elena Pisani, Riccardo Da Re, Diego Gallo, Catie Burlando, Davide Pettenella
Le monete locali come strumento di sviluppoLaura Sartori
Costruire “nested market” nelle aree rurali fragili: il caso del pomodoro equo-solidale in provincia di FoggiaIvano Scotti
La filiera di grano antico: tre esperienze calabresi a confronto.Silvia Silvini, Annamaria Vitale
Scherìa, comunità cooperativa di TirioloRiccardo Stocco, Jacopo Sforzi, Flaviano Zandonai
Mercati convenzionali, mercati nested e risorse comuni: il caso di una filiera biologicaAlberto Sturla, Laura Viganò
Pettinengo. Un paese che accoglieAndrea Trivero
Monete locali B2C: il BUSDario Tuorto
I benefici ambientali e sociali dei sistemi agro-alimentari locali: il caso della GarfagnanaFrancesco Vanni, Fancesco Mantino
Alimentare le città. Il potenziale dell’agricoltura sostenibile per lo sviluppo economico e sociale dei territori: le Alternative Food Networks a FlorianópolisFrancesco Vittori
Attività agricole, formative e culturali con migranti e rifugiati Marcella Zeppa